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Uomini e chirurgia plastica

8 Feb, 2024 | News

UOMINI SEMPRE PIÙ ATTENTI ALL’ESTETICA DEL VISO: 7 DOMANDE AL CHIRURGO PLASTICO

Ringiovanire lo sguardo, migliorare il tono e la texture della pelle, ridurre le rughe.

Ma anche il desiderio di agire per un problema funzionale, non solo per un “capriccio” estetico. Ecco quando ricorrere alla chirurgia

Più belli, conservando un aspetto naturale. Il sogno di tutti gli uomini che, talvolta, decidono di prendere in considerazione la chirurgia estetica per correggere alcuni inestetismi.

Ma cosa è necessario sapere?

Ne abbiamo parlato con Alessandro Gualdi, chirurgo plastico di Milano specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica del volto, Consulente di Chirurgia Plastica all’IRCCS San Raffaele di Milano, e Direttore Sanitario e Fondatore del Milano Face Institute, prima e unica struttura medica specializzata nella cura totale del viso. In quanto ambassador della Natural Italian Beauty – un approccio orientato a valorizzare quello che è la bellezza dei nostri tratti, preservandone quindi sempre la naturalezza – con le sue tecniche mira a rinfrescare l’aspetto di un volto senza stravolgerne la fisionomia originale.

Perché il miglior risultato è quello che non si vede!

Ecco quindi le risposte del dottor Gualdi alle nostre curiosità sull’argomento.

  1. CHIRURGIA ESTETICA UOMO: I NUMERI SONO IN AUMENTO. PERCHÉ?

Confermo che è proprio così: i numeri ci dicono che la richiesta di chirurgia estetica maschile sta aumentando – circa il 30% in 15 anni – non solo perché ormai gli uomini (forse più delle donne) sono maggiormente attenti all’estetica, ma anche perché ormai è sdoganata l’idea che sia una pratica prerogativa delle donne e quindi gli uomini hanno meno pregiudizi rispetto al tema.

Giovani e meno giovani stanno diventando sempre più interessati a procedure come liposuzione, rinoplastica e  interventi di ringiovanimento del viso: questo perché viviamo ormai in una società più aperta e scevra da condizionamenti riguardo ai limiti di genere. La pressione sociale per mantenere un aspetto giovane e affascinante, insieme all’aumento della consapevolezza sulle opzioni disponibili, ha contribuito a una maggiore domanda di interventi chirurgici estetici tra gli uomini. Inoltre, l’accessibilità e la sicurezza migliorata delle procedure hanno reso più attraenti tali interventi.

  1. SI TRATTA PERLOPIÙ DI MOTIVI PREVALENTEMENTE ESTETICI O FUNZIONALI?

La chirurgia estetica maschile è spesso motivata da più desideri: migliorare l’aspetto fisico, contrastare i segni dell’invecchiamento o aumentare la fiducia in sé stessi, ma anche correggere difetti e imperfezioni che non coincidono con una buona qualità della vita. Le ragioni, quindi, possono essere sia estetiche che funzionali. Tra queste ultime, per esempio, la rinoplastica che può migliorare la respirazione o la correzione di difetti strutturali.
O come la chirurgia per l’emicrania: protocollo particolare – siamo in pochissimi a farlo in Italia – che si prevede laddove la terapia farmacologica non risolve la patologia. Si tratta di un intervento mini-invasivo che può risolvere completamente l’emicrania: circa il 35% dei pazienti, dopo essersi sottoposti all’intervento chirurgico, non ha lamentato disturbi ad un anno dall’operazione. Insomma, le motivazioni possono variare da persona a persona, spesso influenzate da una combinazione di entrambi i fattori, estetico e funzionale.

  1. RINOPLASTICA, BLEFAROPLASTICA, LIFTING FACCIALI… QUALI SONO GLI INTERVENTI PIÙ RICHIESTI E A PARTIRE DA QUALE ETÀ?

Sicuramente al centro di tutte le richieste c’è il volto, e in particolare naso e palpebre. Per quanto riguarda l’età si è allargata la forbice “giovani” che spesso è alla ricerca di interventi correttivi  – come per esempio le cosiddette “orecchie a sventola” – che vanno non solo a “curare” l’estetica ma a volte anche un disagio. In questo caso parliamo di otoplastica, intervento di chirurgia plastica utilizzato quando il padiglione auricolare è eccessivamente prominente e l’aspetto del volto nel suo complesso ne risulta alterato. In tal caso, riportare il padiglione delle orecchie più vicino al capo è molto efficace, anche per risolvere eventuali problemi che possono sorgere, soprattutto nell’età scolare. Per le età più avanzate, invece, si opta per interventi mirati al ringiovanimento e al miglioramento dello sguardo.

Fra gli interventi più richiesti vi è la blefaroplastica, per ringiovanire lo sguardo intervenendo sui difetti estetici più frequenti delle palpebre e donando agli occhi un effetto meno stanco. Poi la rinoplastica, l’intervento che corregge i difetti della forma o delle dimensioni del naso e che va ad agire anche dal punto di vista funzionale quando si hanno delle difficoltà respiratorie. Di grande tendenza anche il lifting, per migliorare il tono e la texture della pelle, la riduzione delle rughe e la correzione del rilassamento cutaneo.

  1. COME SI PROCEDE PER ASSICURARE LA MINIMA INVASIVITÀ?

Per garantire la minima invasività durante gli interventi di chirurgia estetica vengono adottate diverse pratiche e tecnologie avanzate. Ciò include l’uso di tecniche chirurgiche meno invasive, come la chirurgia endoscopica che riduce al minimo le incisioni e accelera il recupero. Inoltre, l’impiego di strumenti e tecnologie avanzate, come il laser o l’uso di dispositivi riassorbibili, contribuisce a ridurre l’impatto dell’intervento. È importante che i chirurghi adottino pratiche attente e adeguate all’indicazione ricevuta, valutando le esigenze specifiche del paziente per ridurre al minimo l’invadenza dell’intervento. La consulenza pre-operatoria dettagliata è fondamentale per stabilire gli obiettivi e definire l’approccio chirurgico più appropriato.

  1. PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE LA “PERSONALIZZAZIONE DEI TRATTAMENTI”?

La personalizzazione degli interventi chirurgici è cruciale, perché le esigenze e le caratteristiche fisiche di ogni individuo sono uniche. Considerare fattori come l’età, la forma del viso, la struttura corporea e le preferenze personali, assicura che l’intervento raggiunga risultati estetici soddisfacenti e naturali. Inoltre, la personalizzazione contribuisce a minimizzare i rischi e ad adattare l’intervento alle esigenze funzionali specifiche del paziente. Un approccio personalizzato consente al chirurgo di collaborare strettamente con chi ha di fronte, comprendere le sue aspettative e personalizzare l’intervento per soddisfarle. Ciò porta a un maggior gradimento del paziente e a risultati più armoniosi e naturali.

  1. QUANTI ANNI DURA UN LIFTING AL VISO?

In realtà è difficile fare una quantificazione precisa: è una domanda che spesso ci viene posta e anche fra colleghi ci si confronta, ma la verità è che non c’è una “scadenza” in quanto entrano in gioco diversi fattori che interessano il singolo paziente. Ognuno ha una propria biologia, un proprio tessuto e un proprio stile di vita che va ad influenzare quello che è il naturale invecchiamento. In generale si può dire che un buon lifting può durare fino a 10 anni.

  1. APPROCCIARSI ALLA CHIRURGIA ESTETICA IN SICUREZZA: QUALI I CONSIGLI?

La decisione di sottoporsi a un intervento estetico richiede attenzione e ricerca accurata, quindi è importante prendere il tempo necessario per prendere una decisione e informarsi ampiamente sul procedimento desiderato, comprendendo rischi e benefici, e i tempi di guarigione per una ripresa della vita sociale.
Sicuramente la scelta del professionista è fondamentale: scegliere un chirurgo qualificato, verificando le sue credenziali, esperienza e reputazione, pianificando con lui una consulenza approfondita per discutere delle aspettative, rischi e opzioni disponibili e assicurarsi di avere un adeguato sistema di supporto post-operatorio, sia con il chirurgo stesso che con tutto il personale medico. E poi valutare il tempo di recupero e la propria salute in generale, comunicando apertamente con il chirurgo riguardo a qualsiasi condizione medica preesistente. Ma soprattutto avere aspettative realistiche riguardo ai risultati. La chirurgia estetica può migliorare l’aspetto, ma non può risolvere tutti i problemi di autostima o vita personale.

Articolo originale https://style.corriere.it/benessere/trattamenti/uomini-sempre-piu-attenti-allestetica-del-viso-7-domande-al-chirurgo-plastico/