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RETROMARCIA DAL SILICONE

22 Ott, 2021 | News

Meglio dirlo subito con chiarezza: utilizzare il silicone libero in operazioni di medicina e chirurgia plastica estetica è vietato dal 1992. Prima di quella data era molto usato: si iniettava direttamente nei tessuti per dare una pompatina a labbra, zigomi, mento, glutei, polpacci… Una sostanza inerte, che a molti sembrava la soluzione perfetta, rapida e comoda, per correggere volumi del corpo che creavano disagio per la loro pochezza. Però, a distanza di pochi anni, si sono evidenziati effetti collaterali sgradevoli, se non gravi, e dunque è arrivato il divieto. 

Un corpo estraneo nel corpo

È vero che il silicone è inerte e non viene assorbito dai tessuti organici, però il corpo può avvertirne la presenza come un’entità estranea, e reagire creando una capsula che ingloba il silicone. Con il passare del tempo, questa capsula diventa sempre più spessa e rigida, arrivando a provocare un’infiammazione della zona che può essere anche molto dolorosa. 

Immaginate di avere nelle labbra, o nelle guance, o nei polpacci, un corpo estraneo che diventa via via più grande, come un seme che cresce e preme tra le fibre muscolari.

Nasce così l’esigenza di rimuovere il silicone, un’operazione che viene chiesta, anche al nostro studio, con una certa frequenza, sia da pazienti che sono stati trattati con il silicone prima del bando, ma anche da pazienti che lo hanno ricevuto recentemente. Nonostante la legge, infatti, esistono ancora pirati del settore che lo utilizzano e lo propongono, e non solo in malfamati ambulatori improvvisati in Paesi lontani. 

Il motivo è semplice: il silicone costa poco, molto meno dei filler a base di acido ialuronico utilizzati oggi, ma nel conto andrebbero inseriti anche il rischio per la salute e il prezzo economico e umano per riparare all’eventuale danno successivo.

Come levare una gomma dalla lana

Togliere il silicone è un’operazione complessa e lunga. Si tratta in pratica di ripulire le fibre dei tessuti organici, eliminando chirurgicamente i filamenti di silicone che si sono inseriti. Per avere un’idea, è come togliere una gomma da masticare da un maglione di lana. 

Una volta eliminato il silicone, può essere che la zona resti svuotata. In quel caso si può intervenire con una protesi, oppure se l’anatomia del paziente lo consente, si può anche utilizzare il lipofilling, con iniezioni localizzate di grasso prelevato da altre zone dello stesso corpo.

Quando togliere il silicone

Ogni caso è a sé, ogni paziente ha le sue esigenze di benessere legate all’estetica, ogni corpo ha la sua storia e la sua biologia, dunque non esistono indicazioni generali su quando e se togliere il silicone. Il nostro suggerimento è di non intervenire, a meno che il disagio provocato dal silicone non comprometta la qualità della vita, sia in caso di infiammazioni o dolori, sia in caso di fastidi psicologici per un corpo che non si riconosce più come proprio. Negli altri casi, meglio aspettare, anche per un fatto tecnico: più il corpo “incapsula” il silicone, meno complessa è la sua rimozione. 

Attenzione alle false promesse

Infine, un consiglio che è sempre valido: la medicina e la chirurgia plastica estetica sono strumenti di benessere che si basano sulla scienza, non fidatevi mai di chi offre scorciatoie low cost: se costa meno soldi, quasi sempre la differenza va messa sul conto della salute e della qualità del risultato. Se poi vi offrono trattamenti illegali con il silicone, scappate!