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Mini lifting MUST

9 Ott, 2021 | News

L’obiettivo della chirurgia estetica, a mio parere, deve essere uno solo: contribuire al benessere della persona. La cura dell’aspetto ha un significato che va oltre il tentativo di inseguire canoni estetici spesso inarrivabili: si tratta di sentirsi bene con se stessi, a proprio agio nel mondo, forti della propria presenza. Giusto o sbagliato che sia, non sta a me deciderlo, il successo sociale e professionale è sempre più influenzato da come ci si presenta. 

L’anagrafe conta poco

Per soddisfare questa esigenza di benessere, sempre più pazienti richiedono interventi di “aggiustamento”, che non siano rifacimenti drastici, ma ritocchi più contenuti che diano freschezza, contrastino invecchiamenti precoci, aiutino a tenere in equilibrio aspetto ed età percepita. Perché l’anagrafe può dire la sua, ma è innegabile che i 50enni di oggi hanno una vita e una vitalità paragonabile ai 30enni delle generazioni passate. 

L’innovazione del MUST

In questa direzione si muove MUST, un acronimo inglese che sta per Minimal Undermining Suspension Technique (Tecnica sospensiva con minimo scollamento). È un intervento di “mini-lifting” che ho sviluppato e propongo alle mie pazienti (ma anche gli uomini non disdegnano, tutt’altro) tra i quaranta e cinquant’anni, che hanno ancora la pelle elastica, ma che iniziano a vedere segni di cedimento non graditi. Si tratta di un lifting meno invasivo e drastico di quello cervico-facciale, che resta necessario per uomini e donne più in là con gli anni, con la pelle del volto che ha perso elasticità. 

Zigomi in alto

Il MUST solleva gli zigomi quel tanto che basta per ridare freschezza al viso. Avete presente quando davanti allo specchio, o a un’amica complice, con due dita sollevate la pelle degli zigomi per riportarli su, da dove sono scesi nel corso degli anni? Con il MUST si ottiene esattamente quel risultato. 

Meno tempo, meno tagli

Il vantaggio del mini-lifting è dato dalla drastica riduzione di tempi di intervento e dei tempi di recupero post operatorio. L’operazione prevede due minimi tagli, non più grandi di un paio di centimetri, all’altezza delle tempie. Da qui, con lo strumento specifico (anche lui chiamato MUST: Minimal Undermining Suspension Tool), il chirurgo opera per risollevare i tessuti degli zigomi che hanno ceduto. Le cicatrici, piccolissime, sono invisibili perché nascoste dai capelli (altro grande vantaggio), e a livello del volto non ci sono segni, se non un ringiovanimento immediato. 

Uno strumento per stare meglio

Sono molto orgoglioso, lasciatemelo dire, di essere l’ideatore di questa nuova tecnica, e dello strumento indispensabile per eseguirla, perché risponde a un’esigenza diffusa tra molti clienti degli studi di chirurgia estetica di tutto il mondo, quello di ringiovanire il volto prima che sia necessario un più complesso lifting facciale profondo.

L’obiettivo della chirurgia estetica, come dicevo, è contribuire al benessere di una persona, e un’operazione come il MUST fa esattamente questo.