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La blefaroplastica

30 Giu, 2021 | News

Pare che le mascherine ci accompagneranno ancora per un po’, è necessario per il rispetto nostro e degli altri. E con metà viso coperto, indovinate un po’ qual è il dettaglio che risalta ancora di più… Esatto: gli occhi. Da sempre lo sguardo è uno degli elementi più importanti nell’estetica di una persona. Ci hanno insegnato fin da bambini che sono lo specchio dell’anima, che lo sguardo non mente, che guardano una persona negli occhi possiamo raccontare molto, e scoprire altrettanto al di là delle parole. Uno sguardo più fresco e più riposato è istintivamente associato a una persona più giovane, dinamica, positiva.

E dunque, se già in passato gli interventi di blefaroplastica erano tra i più eseguiti in chirurgia estetica, è probabile che nel futuro la tendenza sia anche rafforzata.Con la blefaroplastica viene rimosso l’eccesso di pelle che si forma sulle palpebre, a causa del passare degli anni, o per costituzione della persona. 

Si può intervenire sulle palpebre superiori, stando molto attenti a non eccedere per non compromettere la funzione della palpebra, che deve proteggere l’occhio, permettendo al velo lacrimale di mantenere l’umidità all’interno dell’occhio. E si può intervenire anche sulle palpebre inferiori, con un approccio ancora più rispettoso, perché una resezione eccessiva può portare a una malposizione di quello che è definito il margine palpebrale. L’eccessiva recessione della palpebra inferiore è uno degli errori più comuni e meno riconosciuti.

L’intervento viene eseguito in anestesia locale, eventualmente con una sedazione, e generalmente può essere fatto a livello ambulatoriale, senza ricovero. Non è di per sé un’operazione complessa, ma nasconde delle insidie, perché si va a toccare una parte estremamente visibile e importante, per questo è fondamentale il massimo dell’attenzione, sia in preparazione sia in esecuzione. 

Nel mio studio stiamo estremamente attenti a rispettare il muscolo orbicolare, l’integrità della palpebra. Facciamo una piccola resezione di cute, con una tecnica che si chiama minipinch, un approccio minimale, mininvasivo, che garantisce una risoluzione immediata. Già al terzo o quarto giorno i punti vengono rimossi. Al massimo può rimanere un piccolo livido che sparisce nel giro di una settimana. Per l’esposizione al sole o lampade solari è invece raccomandato di aspettare un paio di mesi. 

Nel caso delle comuni e generalmente fastidiose borse (non siamo mica tutti Benicio del Toro che ha fatto degli occhi stanchi un punto di forza) praticamente inevitabili dopo una certa età, le rimuoviamo per via transcongiuntivale, cioè rispettando la parete palpebrale. In un certo senso a rimuovere l’intonaco, per così dire dalla parte anteriore, e il mobilio dalla parte posteriore, ma aggirando quello che è il muro, cioè il muscolo, quindi risparmiando e rispettando l’integrità della palpebra inferiore. 

Se verranno rispettati la forma iniziale, la modica resezione e l’intervento sarà bene eseguito, la soddisfazione sarà alta sia per il paziente, che si ritroverà uno sguardo ringiovanito, sia per il chirurgo.