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Carbossiterapia

15 Mar, 2020 | News

Dai che la primavera sta arrivando. E con lei il caldo, la voglia di scoprirsi, di togliersi cappotti e abiti pesanti, e tirare fuori dall’armadio abitini leggeri e gonnelline, bermuda o short per le più giovani e le più audaci. E poi, subito dopo, l’estate. E, pandemia permettendo, finalmente arrivano i costumi… Pronte a mostrarvi? 

J.Lo, scansati

Se la tombola del DNA non vi ha regalato un corpo come quello di Jennifer Lopez (nella pagina a fianco), o non avete a disposizione il tempo e le risorse economiche ha lei per la manutenzione quotidiana dell’aspetto, e se convivete male con l’eventuale cellulite o altri inestetismi, un aiuto può arrivare dalla carbossiterapia. 

Si tratta di un trattamento consolidato, utilizzato da diversi anni per migliorare e curare la microcircolazione cutanea, ma che ancora non è così diffuso come meriterebbe.

Di cosa si tratta

La terapia consiste nell’iniezione sottocutanea di quantità controllate di anidride carbonica sterile, un gas assolutamente innocuo per l’organismo, ma che è in grado di stimolare e innescare una serie di azioni che migliorano la salute e l’aspetto della pelle.

Ogni seduta dura dai 15 minuti alla mezz’ora, e un trattamento completo richiede in genere da sei-otto sedute in su, a seconda delle necessità della paziente. 

Il gas viene iniettato sottopelle con microaghi, un’operazione generalmente poco dolorosa, al massimo può creare fastidio in qualche zona più sensibile del corpo, il dolore che può dare la puntura di un microago. Anche dopo, in genere non ci sono controindicazioni a riprendere immediatamente le attività quotidiane, al massimo, nel caso di pelli particolarmente sensibili, possono rimanere piccoli lividi o indolenzimenti nelle zone di iniezione, che però svaniscono nel giro  di pochissimo tempo. 

Un sacrificio minimo, in cambio di un risultato che può sorprendere.

Contro la cellulite

In medicina estetica, l’applicazione più comune della carbossiterapia è il trattamento della cellulite. Le iniezioni sottocutanee di anidride carbonica, infatti, stimolano la microcircolazione, aumentando il flusso sanguigno locale. E non solo: l’anidride carbonica crea anche una cascata di eventi a livello cellulare che porta la pelle a scindere i grassi. Finito il trattamento, l’anidride carbonica viene eliminata dal corpo naturalmente.

Altri benefici

Agevolare la microcircolazione sottocutanea e metabolizzare i grassi sono attività che migliorano in generale la salute, e dunque l’aspetto, della pelle. La carbossiterapia perciò è un ottimo aiuto anche nella cura e nel trattamento di psoriasi, cicatrici ipertrofiche, smagliature, alopecia, problemi dovuti a insufficienza venosa o insufficienza linfatica, e in generale di tutti i disturbi legati a un’alterazione della microcircolazione della pelle. 

Come bere un bicchier d’acqua

Come dicevamo all’inizio è un trattamento con decenni di storia, ormai consolidato, efficace e in genere privo di controindicazioni. Però è pur sempre un trattamento di medicina estetica (e non solo estetica), che richiede la mano esperta di un medico per l’esecuzioni vera e propria, ma soprattutto la valutazione terapeutica: come intervenire, quante sedute, quanto gas utilizzare, sono variabili che devono essere decise caso per caso, e l’esperienza fa la differenza.

Con un’immagine efficace possiamo dire che la carbossiterapia dà alla pelle la stessa sensazione che dà al palato un bicchiere di acqua fresca frizzante: disseta e al tempo stesso stimola le papille con le bollicine e dà quel fremito di piacere. 

Però una terapia è una terapia, e non è mai semplice come bere un bicchier d’acqua… Meglio chiedere aiuto a chi ne sa di più.