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A fior di pelle

5 Ott, 2021 | News

L’inverno è il momento giusto per cancellare angiomi, capillari e rosacea. E la mascherina, in questo caso, aiuta nel recupero

Siamo costretti in casa, e quando usciamo ci copriamo completamente, lasciando fuori solo gli occhi. Non  è una situazione piacevole, e anche a cercarli con pignoleria è difficile trovare lati positivi nel periodo che stiamo vivendo. Però possiamo approfittarne per prenderci cura della nostra pelle. Perché l’altrimenti terribile accoppiata inverno più mascherina è la situazione ideale per curare quei piccoli o grandi difetti della pelle, come capillari, rosacea, angiomi…, senza preoccuparci di come camuffarci nei giorni successivi ai trattamenti. Giorni in cui la pelle resta arrossata e ha bisogno di essere coperta, per protezione e per evitare i commenti di chi si incontra: «Ma che hai fatto? sei tutta rossa!». Oppure: «Lampada, eh? Beata te che hai tempo per ’ste cose…». O ancora, i burloni: «Augh, pellerossa»... 

Capillari che formano reticoli sotto pelle, angiomi (che si presentano come palline rosse o macchie di diversa forma), la rosacea… Sono “difetti” che rientrano in genere nel campo dell’estetica, ma se trascurati possono creare fastidi che vanno oltre il “semplice” disturbo psicologico per la pelle non perfetta. 

Trattamenti di luce

I reticoli di capillari che appaiono sotto pelle, tecnicamente si chiamano teleangectasie, sono un disturbo piuttosto comune, più nelle donne che negli uomini, e che aumentano con l’età. Molto comuni sono sulle gambe, ma in questo caso il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi a un chirurgo vascolare, perché è una zona che richiede le conosceze di uno specialista. Se invece vengono sul volto, nel nostro studio proponiamo due trattamenti all’avanguardia: il trattamento biofotonico Kleresca, più leggero, o il laser, più profondo e intenso. La scelta dipende dall’esigenza della paziente, dall’intensità del problema e dal tempo a disposizione per il recupero. Il laser, più efficace, infatti, lascia la pelle arrossata per qualche giorno.

A colpi di laser

Più aggressiva delle teleangectasie è la rosacea. È una patologia cronica del volto, che provoca arrossamenti, fastidi che vengono descritti simili a punture di spillo e nei casi più gravi può portare a pustole e papue. Anche in questo caso Kleresca può aiutare: è una terapia che utilizza l’energia luminosa fluorescente per stimolare i naturali meccanismi di autoriparazione della pelle. È completamente indolore e non lascia tracce, perfettamente efficace nel caso di acne, arrossamenti e rosacea lieve. Se invece serve uno strumento per andare più a fondo, la soluzione è il laser. Il fascio di luce viene tarato per interagire con l’emoglobina che si trova all’interno dei capillari, in modo che vengano riassorbiti dalla pelle intornoalla zona interessata. Per questo, dopo il trattamento, per qualche giorno l’area rimane arrossata e deve essere protetta dalla luce solare: motivo per cui questa stagione, di freddo e mascherine, è l’ideale per regalarsi il laser.  

Un fastidio tollerabile

Discorso analogo per gli angiomi, sia quelli rubino, che hanno l’aspetto di piccolo palline rosse (ripiche delle pelli più chiare), sia quelli stellati (che si presentano come arrossamenti diffusi). In tutti i casi Kleresca è la soluzione più “light”, il laser la più “strong”, ma impegnativa: il trattamento dura circa 15 minuti, ed è un po’ fastidioso, ma tollerabile. In genere una seduta è sufficiente, da ripetere dopo mesi, solo nei casi più impegnativi servono più sedute.