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40 anni botox emicrania

6 Ott, 2021 | News

Per gli amanti degli anniversari, ho scoperto sono 40 anni da quando il botox viene usato sull’uomo. Per il mondo della medicina estetica una rivoluzione che ha coinvolto sempre più persone e trovato sempre nuove applicazioni.

Nel corso degli anni, il botox è diventato la via maestra per lisciare la fronte, tecnicamente si chiama il terzo superiore del volto, abbattendo gli interventi di chirurgia estetica nella stessa zona. 

Rughe addormentate  

È interessante però ricordare che la tossina botulinica (botox è il nome commerciale di uno specifico prodotto farmaceutico, diventato nome di uso comune) è stato inizialmente usato e approvato per un trattamento completamente diverso dal ringiovanimento delle rughe della fronte: la cura dello strabismo. Era il 1989, e solo nei primi anni 2000 è arrivato il protocollo di applicazione in medicina estetica per lisciare temporaneamente le rughe di espressione. E mentre esplodeva l’uso estetico (sempre più clienti e sempre più giovani lo richiedono come azione preventiva contro le rughe), la ricerca medica è proseguita. Oltre allo strabismo, oggi il botulino viene usato per usato per controllare l’eccessiva sudorazione di mani, piedi e ascelle (iperidrosi), per curare le ragadi e anche per curare i casi più gravi di emicrania.

Cura per l’emicrania

Siamo tra i pochi studi di chirurgia plastica in Italia ad applicare la tecnica di intervento col botulino per curare l’emicrania.  

Le ricerche più recenti hanno mostrato che l’emicrania è la reazione all’irritazione dei nervi che attraversano i muscoli del cranio. Per esempio, le diramazioni del trigemino che arrivano all’arcata sopraccigliare, vengono irritate dal continuo movimento dei muscoli corrugatori. Il trigemino passa il segnale di irritazione al cervello, che reagisce coinvolgendo le meningi, che a loro volta si irritano creando un circolo vizioso che innesca l’attacco emicranico che “prende” la zona dell’occhio. Nel caso di cefalee che partono dalla zona temporale o occipitale, cambiano i muscoli e le terminazioni nervose coinvolte, ma il meccanismo è lo stesso.

Disinnescare il circolo vizioso

Con il botulino, iniettato localmente, si può “addormentare” il muscolo corrugatore, evitando così che inizi a sfregare sul nervo innescando l’attacco di emicrania. La maggior parte dei pazienti ha un beneficio immediato, con la sparizione o la drastica riduzione degli attacchi di emicrania. Ogni tre o quattro mesi, va rinnovata l’iniezione. Nei casi più gravi si può intervenire chirurgicamente in modo definitivo. 

Il trucco è la misura

Il botox è uno strumento potentissimo, che deve essere usato con attenzione da chi ha una conoscenza approfondita dell’anatomia del volto, sia nel caso di applicazioni curative sia estetiche. Così si ottengono risultati sorprendenti e soprattutto si evitano mostruosità estetiche di facce imbalsamate. «Ho smesso di usarlo e finalmente posso di nuovo muovere la mia fronte», aveva detto tempo fa Nicole Kidman, una dichiarazione diventata celebre. Forse se lo avesse usato con più misura, non avrebbe avuto l’effetto faccia di gomma di cui si è pentita.